Molti studiosi hanno cercato la risposta al quesito “Può l’animale soffrire per la morte del compagno?”, documentando la vita di selvatici e sono riusciti a comprendere che lo provano: potrebbe essere il dolore di una madre che vede morire la propria cucciola neonata come per l’orca Tahlequah oppure per la dipartita di un membro del branco come accade tra gli elefanti.
Quasi 10 anni fa ho accompagnato nella Luce uno dei miei gatti e Viola, la micia in foto, ha sofferto enormemente la perdita di colui che era stato tutto per lei: padre, madre, fratello, amico, compagno di giochi e di vita. Da allora, come me del resto, è cambiata tanto nel modo di comportarsi e viene naturale domandarle: “Si sente sempre la sua mancanza, vero?”.
Siamo sicuri che “È solo un animale”?
Ad alcuni parrà incredibile, qualcun altro storcerà il naso, ribadendo “È solo un animale”, ma quando si condivide la vita con loro, ci si rende conto della profondità dei loro sentimenti: basta pensare all’angoscia del cane Husky che singhiozza disperato sulla tomba della sua persona preferita. Il suo dolore è reale. Guardare questo cane spezza il cuore perché anche abbiamo provato lo stessa sofferenza per qualcuno a noi tanto caro.
Le fasi del lutto
Presto ricorrerà l’anniversario del passaggio nella Luce del mio gatto ed è naturale riflettere sulla natura del lutto e quali sono le differenze nel modo di affrontarlo tra noi e gli animali.
Elizabeth Kübler-Ross è stata una psichiatra e nota ricercatrice sulla morte. Nel corso della sua carriera ha aiutato molti malati terminali e ha distinto 5 fasi che vengono vissute da chiunque affronti il distacco da chi ha amato. Non sempre hanno luogo nella sequenza elencata e tantomeno possono manifestarsi tutte.
- Negazione
- Rabbia
- Contrattazione
- Depressione
- Accettazione
Le fasi del lutto secondo l’animale
E l’animale? Come lo vive lui? Sicuramente non può viverlo come noi per le differenze etologiche di specie. Tuttavia ho avuto modo di comprendere che anche loro affrontano delle fasi:
- Negazione
- Depressione
- Accettazione
Come puoi constatare tu stesso, manca la Contrattazione.Gli animali non avvertono il bisogno di scendere a patti con la propria sofferenza, di comprendere come e cosa sono in grado di sopportare emotivamente. Questo avviene perché loro vivono davvero nel Qui ed Ora e poco importa se domani continueranno a sentirsi persi senza il compagno perché il concetto del tempo è umano, non loro. Possono creare legami forti con altri cani, gatti o cavalli, ma una parte profonda nel loro cuore sentirà sempre la mancanza di chi non c’è più in questa dimensione.
Non ti suona familiare?
Come si manifestano le fasi nell’animale?
Le 4 fasi hanno luogo in modi e tempi diversi a seconda della specie, del temperamento, dell’esperienza acquisita, del rapporto con il custode umano, della profondità della relazione con chi non c’è più.
Generalmente la prima a manifestarsi è la rabbia. È di breve durata e la si riscontra ben prima del decesso perché l’animale in fin di vita ha cambiato odore e la sua essenza vitale sta scivolando via. Chi resta, percepisce i cambiamenti e potrebbe mostrare aggressività verso l’amico moribondo, ringhiando, soffiandogli contro o semplicemente rifiutando di avvicinarsi.
Il rifiuto ad avvicinarsi potrebbe essere collegato tanto alla rabbia inespressa quanto alla negazione. Durante questa fase l’animale cerca e aspetta il compagno deceduto. Qualora avesse assistito alla morte traumatica del suo amico, potrebbe cercare di spostarlo dalla zona rischiosa (es. strada) o vegliarlo (es. cucciolo che non abbandona i corpo della madre).
La terza fase corrisponde alla depressione. Non appena viene compresa la perdita, subentra la tristezza e l’animale potrebbe rifiutare di spostarsi dal posto preferito dall’altro, aggirarsi per casa sconsolato e confuso o rifiutare il cibo.
Infine arriva l’accettazione: l’animale riprende a vivere le giornate con una nuova quotidianità. Può mostrare ancora tristezza, ma inizia a reagire agli stimoli della passeggiata, del gioco, del cibo.
Come aiutare l’animale in lutto?
L’aiuto più concreto arriva da te che vuoi lenire la sua sofferenza e per far ciò è fondamentale pensare anche al tuo dolore perché se tu continui a soffrire, faticherai molto a comprendere cosa sta provando lui e come stargli accanto.
Nel frattempo inizia ad assumere e somministrare il rimedio floreale d’emergenza, Rescue Remedy o Emergency. Entrambi ne avete bisogno in questa prima fase acuta; successivamente andrà stabilito una combinazione di essenze studiata su misura per entrambi in quanto, pur essendo in lutto assieme, siete due individui diversi e lo affrontate con la vostra unicità.
È utile accompagnare l’assunzione del rimedio con attività rilassanti come lunghe passeggiate nella natura o divertirsi, facendo giochi insieme. Vedrai come miglioreranno l’umore e il vostro legame!
Ovviamente non si deve solo far questo, ci sono altre azioni utili che andranno personalizzate specificatamente per voi. Azioni che aiuteranno a sanare il vostro cuore ferito e ritrovare il sorriso.